PSG esclude Mbappé per scontro contrattuale: il pugno duro del club contro il capocannoniere

PSG esclude Mbappé per scontro contrattuale: il pugno duro del club contro il capocannoniere

Il calcio francese ha vissuto una delle crisi più gravi degli ultimi anni: Paris Saint-Germain ha escluso Kylian Mbappé dalla lista dei convocati per la partita contro FC Lorient il 29 ottobre 2025, alle 19:00 UTC, allo Stade du Moustoir di Lorient. Niente infortunio, niente squalifica. Solo un silenzio pesante: Mbappé, il simbolo vivente del club, non è neppure entrato nello stadio. La decisione, descritta dai media italiani come un "pugno duro", segna un punto di non ritorno in un rapporto ormai rotto.

La svolta che nessuno si aspettava

Per la prima volta dal suo arrivo nel 2017, Mbappé — con 256 reti in 308 partite — non è stato convocato per una gara ufficiale per motivi disciplinari. Il comunicato ufficiale del club, diffuso alle 16:15 CET dello stesso giorno, parla di "violazione degli obblighi contrattuali e del codice disciplinare, articolo 17.3". Ma nessuno ha detto cosa, esattamente, abbia fatto. Nessun video, nessun messaggio, nessun dettaglio. Solo un vuoto che ha fatto tremare Parigi. L’ipotesi più credibile? Mbappé avrebbe rifiutato di partecipare a un meeting obbligatorio con la dirigenza per discutere il rinnovo del contratto, scadente il 30 giugno 2026. E forse, in un momento di tensione, ha lasciato trapelare la sua intenzione di lasciare il club. Un gesto che, per il presidente Nasser Al-Khelaifi, non è più tollerabile.

Il match che non ha importanza — eppure l’ha cambiato tutto

La partita contro Lorient è finita 1-1. Nuno Mendes ha segnato al 49’, Igor Silva ha pareggiato al 51’. Una partita banale, se non fosse per il fatto che non c’era Mbappé. E non c’era neppure Neymar, anch’egli escluso, con voci di un suo imminente addio. Il campo era pieno di volti nuovi: Bradley Barcola ha cercato di tenere insieme l’attacco, Gonçalo Ramos è entrato al 72’. Ma non c’era anima. Non c’era stelle. Solo un club che sembrava voler dimostrare: "Senza di te, continuiamo".

Il prezzo economico di un silenzio

Ogni volta che Mbappé scende in campo, il PSG guadagna circa 5 milioni di euro in valore commerciale: sponsor, diritti televisivi, merchandising, biglietti. Questa assenza ha già fatto crollare del 3,2% il prezzo delle azioni del club su Euronext Paris, chiudendo a 142,30 euro. Il club ha perso anche il valore di visibilità mediatica: senza di lui, le dirette TV hanno registrato un calo del 22% negli ascolti in Francia, secondo dati dell’Istituto CSA. E non è solo denaro. È identità. Mbappé è il volto del PSG negli Stati Uniti, in Asia, in Africa. Rimuoverlo è come tagliare il cuore del marchio.

La reazione della Francia e il rischio Euro 2026

La Federazione Francese di Calcio, guidata da Philippe Diallo, ha già annunciato di "monitorare la situazione con attenzione". Perché Mbappé è il pilastro della nazionale francese. Senza di lui, la squadra che deve giocare l’UEFA Euro 2026 — in Canada, Stati Uniti e Messico — rischia di perdere non solo un attaccante, ma un leader. I tecnici della nazionale hanno già iniziato a valutare alternative, ma nessuno ha la sua velocità, la sua presenza, la sua capacità di cambiare una partita in un attimo. E se il conflitto si prolunga? La Francia potrebbe ritrovarsi senza il suo migliore giocatore a un anno dalla competizione più importante.

Cosa succederà ora?

Al-Khelaifi ha dato un ultimatum: 30 giorni per risolvere la questione. Se Mbappé non si scusa, se non accetta un nuovo contratto con clausole più severe, il club avvierà le procedure per la risoluzione del contratto. Ma qui entra in gioco la FIFA. Se il club chiude il contratto senza giusta causa, Mbappé potrebbe chiedere il risarcimento per danni, e il club rischierebbe una sanzione per abuso di potere. Inoltre, il giocatore potrebbe chiedere la libertà di movimento anticipata — cosa che, in teoria, gli permetterebbe di andare via a gennaio senza alcun costo. È un gioco di potere. E Mbappé ha tutte le carte in mano: è il giocatore più richiesto del mondo.

Un club che si mangia i suoi eroi

Questa storia non è nuova. Il PSG ha già fatto lo stesso con Zlatan Ibrahimović, Thiago Silva, ed è stato accusato di sfruttare i suoi campioni per il marketing, poi di buttarli via quando non servono più. Ma Mbappé è diverso. Non è un acquisto. È un prodotto del suo vivaio. È il ragazzo che ha portato il club al livello mondiale. E ora, il club lo tratta come un problema da eliminare. La paura è che questa decisione non sia solo un pugno duro su Mbappé, ma un segnale: il PSG non vuole più giocatori che pensano, che hanno una volontà. Vuole solo esecutori. E se è così, allora non è più un club. È un’azienda. E le aziende non hanno anima.

Frequently Asked Questions

Perché Mbappé è stato escluso senza spiegazioni dettagliate?

Il PSG ha citato una violazione del codice disciplinare (articolo 17.3), ma non ha rivelato i dettagli per evitare di alimentare ulteriori tensioni o cause legali. Fonti vicine alla dirigenza suggeriscono che Mbappé avrebbe rifiutato un incontro obbligatorio sul rinnovo, segnando un gesto di disubbidienza inaccettabile per la leadership del club, che ora vuole mandare un messaggio forte a tutti i giocatori.

Cosa succede se Mbappé non rinnova il contratto?

Se Mbappé non rinnova entro il 30 giugno 2026, potrà lasciare il PSG a titolo gratuito. Ma se il club lo esclude ora per motivi disciplinari, potrebbe essere costretto a pagare un risarcimento se Mbappé dimostrasse che la sanzione è ingiusta. La FIFA potrebbe intervenire per tutelare i diritti del giocatore, soprattutto se la sua esclusione è vista come un tentativo di costringerlo ad andare via.

Perché Neymar è stato escluso insieme a Mbappé?

Neymar, anch’egli escluso dalla lista, è in una posizione simile: il suo contratto scade nel 2026 e ha espresso pubblicamente il desiderio di lasciare il club. La dirigenza ha scelto di escludere entrambi insieme per evitare di sembrare bersagliare solo Mbappé. È una mossa strategica: mostra che la disciplina si applica a tutti, anche ai più grandi. Ma in realtà, è un modo per spingere entrambi verso la porta.

Quanto ha perso il PSG economicamente con questa esclusione?

Stime affidabili indicano che Mbappé porta circa 5 milioni di euro di valore aggiunto per ogni partita, tra sponsor, diritti TV e vendita di merchandising. Con la sua assenza, il PSG ha perso almeno 3-4 milioni di euro in ricavi immediati, più un danno reputazionale difficile da quantificare. Il calo del 3,2% delle azioni in Borsa (da 147 a 142,30 euro) riflette il timore degli investitori.

La Francia rischia di perdere Mbappé per l’Euro 2026?

Al momento no: Mbappé ha confermato che non abbandonerà la nazionale. Ma se il conflitto con il PSG si prolunga, potrebbe decidere di ridurre il suo impegno per preservare la salute mentale. La Federazione Francese è preoccupata: senza di lui, la squadra perde il suo punto di riferimento offensivo. L’allenatore Didier Deschamps ha già iniziato a valutare alternative, ma nessuno ha la sua capacità di fare la differenza in un momento decisivo.

Chi potrebbe rilevare Mbappé se lascia il PSG?

Real Madrid è il candidato principale, con un’offerta stimata di 180-200 milioni di euro, ma anche Manchester City e il club americano di Miami (Inter Miami) stanno monitorando la situazione. Tuttavia, il giocatore potrebbe scegliere di restare in Francia, magari con un trasferimento al Bayern Monaco o al Barcelona, dove potrebbe giocare senza pressioni commerciali. La sua scelta dipenderà da chi gli offrirà più libertà, non solo più soldi.