Morta Alan Parker, il regista britannico di "Midnight Express" e "Fame"

Morta Alan Parker, il regista britannico di "Midnight Express" e "Fame"

Il mondo del cinema ha perso Sir Alan William Parker, regista e produttore britannico, scomparso il 31 luglio 2020 a Londra all’età di 76 anni per cause non rese note dal medico curante. Nato il 14 febbraio 1944 a Islington, Londra, figlio di Elsie Ellen, sarta, e di William Leslie Parker, operai di classe operaia, ha trascorso l’infanzia nei vicoli di un quartiere popolare, dove ha imparato fin da piccolo a osservare le storie che la gente racconta.

Infanzia, studi e i primi passi nella pubblicità

Dopo la scuola media, Parker si è immesso nel mondo delle agenzie pubblicitarie di Londra, dove ha affinato il senso del ritmo visivo – un talento che più tardi sarebbe diventato la sua firma stilistica. BBC notò il suo potenziale e gli affidò il progetto televisivo The Evacuees (1974), vincitore di un BAFTA e di un Emmy per il miglior drama televisivo.

Il salto nella regia: da "No Hard Feelings" a "Midnight Express"

Nel 1973 Parker autoproduce il suo primo lungometraggio, No Hard Feelings, ipotecando tutti i suoi beni: una scommessa che, seppur rischiosa, lo catapulta nel circuito della BBC. L’anno successivo, sotto l’impulso dei produttori David Puttnam e Alan Marshall, scrive la sceneggiatura di Melody (1971), gettando le basi per una collaborazione che durerà decenni.

Il vero trionfo arriva con Midnight Express (1978), opera basata sull’autobiografia di Billy Hayes, sceneggiata da Oliver Stone nel suo debutto cinematografico. La colonna sonora, firmata da Giorgio Moroder, vince l’Oscar per la miglior musica originale, mentre il film raccoglie sei nomination agli Academy Awards, inclusi miglior film e miglior regia per Parker.

I successi internazionali e le collaborazioni celebri

Nel 1976, Parker dirige Bugsy Malone, un musical con un cast interamente infantile, tra cui spiccava una giovane Jodie Foster. Il film fu presentato nella concorrenza ufficiale del Cannes Film FestivalCannes, dimostrando la capacità di Parker di muoversi tra generi diversi.

Il 1980 porta Fame, un ritratto energico di otto studenti della High School of Performing Arts di New York. Parker afferma: “Dopo ‘Midnight Express’ volevo un film con la musica, ma completamente diverso dai musical tradizionali”. Il film incassa oltre 70 milioni di dollari in tutto il mondo e genera una serie televisiva di lungo corso.

Altri titoli significativi includono Birdy (1984), premiato con il Grand Prix al Cannes 1985, Mississippi Burning (1988) – candidato a sei Oscar – e The Commitments (1991), dichiarato da Parker come il film che gli ha dato più soddisfazione creativa.

Il retroscena dietro le opere più famose

Le interviste rivelano che Parker spesso sacrificava la sicurezza finanziaria per la libertà artistica. “Quando ho finanziato ‘No Hard Feelings’ ho ipotecato l’intera casa”, racconta. Questo spirito d’iniziativa si riflette nella scelta di tematiche spinose: la brutalità carceraria in “Midnight Express”, il razzismo del profondo Sud negli Stati Uniti con “Mississippi Burning”, o la critica alla pena di morte in “The Life of David Gale” (2003).

Il fondatore della Directors' Guild of Great Britain, Parker ha sempre difeso i diritti dei registi, sostenendo che “una buona sceneggiatura è il fondamento, ma la libertà di espressione è ciò che la rende viva”.

Eredità, riconoscimenti e ultimi anni

Nel corso della sua carriera, Parker ha collezionato più di 30 premi internazionali, tra cui due Oscar, quattro BAFTA e numerosi riconoscimenti al Festival di Cannes. La sua influenza è evidente anche nella generazione attuale di registi, molti dei quali citano il suo approccio visivo come fonte di ispirazione.

Negli ultimi anni, Parker ha ridotto drasticamente le sue attività cinematografiche a causa di una “malattia non specificata”, come riportato da diverse fonti, prima di passare dall’altra parte del velo a luglio 2020. Il suo addio ha lasciato un vuoto nella scena culturale britannica, ma il suo catalogo rimane un punto di riferimento per chi vuole capire come il cinema possa unire intrattenimento e impegno sociale.

  • Data di nascita: 14 febbraio 1944
  • Luogo di nascita: Islington, Londra
  • Film più premiati: Midnight Express (1978), Mississippi Burning (1988)
  • Premi Oscar: Miglior Sceneggiatura (Oliver Stone) e Miglior Colonna Sonora (Giorgio Moroder) per Midnight Express
  • Ultimo film: The Life of David Gale (2003)

Domande frequenti

Quali sono i film più rappresentativi della carriera di Alan Parker?

I titoli più emblematici includono Midnight Express (1978), Fame (1980), Mississippi Burning (1988) e The Commitments (1991). Ognuno di questi ha segnato un diverso genere – dal thriller al musical – dimostrando la versatilità di Parker.

Come è stato influenzato il cinema britannico dal suo lavoro?

Parker ha introdotto uno stile visivo che fonde immagini pubblicitarie ad alta energia con narrazioni profonde. La sua capacità di trattare temi sociali senza sacrificare l’intrattenimento ha ispirato registi come Danny Boyle e Sam Mendes.

Qual è stata la reazione della critica a "Midnight Express"?

Il film fu acclamato per la sua intensità e per la colonna sonora di Giorgio Moroder. Tuttavia, ha suscitato controversie in Turchia, dove fu bandito fino al 1993 per la rappresentazione cruda del sistema carcerario.

Chi erano i principali collaboratori di Parker?

Tra i suoi più stretti alleati c’erano i produttori David Puttnam e Alan Marshall, lo sceneggiatore Oliver Stone e il compositore Giorgio Moroder. Hanno contribuito a dare forma a progetti che hanno attraversato confini geografici e generi.

Perché Parker ha interrotto la sua carriera prima dei 60 anni?

Fonti italiane indicano che una malattia non specificata lo costrinse a fermare l’attività registica già nei primi anni 2000. La condizione peggiorò progressivamente, culminando nella sua morte nel 2020.